Meno falciatura - più biodiversità
Barbara, Danijela P., Mirela, Danijela D.
Considerando la crescente pressione antropica sull'ambiente e l'espansione delle aree urbane, i prati urbani rappresentano oasi verdi per tutti gli esseri viventi. Si trovano spesso nei parchi, nei campi sportivi, davanti agli edifici, nei cortili delle scuole, ai bordi delle strade, ecc. Oltre ad essere pieni di fiori e avere un bell'aspetto, i prati urbani hanno molti vantaggi ambientali e per la comunità. Molto spesso nelle aree urbane cosiddette prati fioriti – miscele di semi di piante resistenti del posto e forestiere che attirano gli impollinatori e quindi aumentano la biodiversità negli ambienti urbani.
La gestione intensiva del prato consiste nell'irrigazione, nell'applicazione di prodotti chimici e fertilizzanti e nella falciatura, e influisce negativamente sulla diversità delle piante e degli insetti e favorisce la comparsa di parassiti. La frequente falciatura bassa taglia gli steli fioriti in modo che la maggior parte delle piante non possa produrre semi e taglia anche le punte di crescita di molte piante. Ciò riduce le risorse floreali e i nascondigli per gli impollinatori, compromette la resilienza dell'ecosistema e offre la possibilità per l'insediamento di vari parassiti e specie invasive. Inoltre il prato selvaggio è più resistente ai periodi di siccità, e lo sfalcio frequente influisce di conseguenza sul riscaldamento e sull'asciugatura del suolo.
Gli impollinatori più importanti sono gli insetti, ovvero le api (api mellifere, bombi e api solitarie), i sirfidi, poi le farfalle, i coleotteri e altri tipi di mosche. Si stima che nel mondo ci siano circa 22mila impollinatori. Sono di diverse dimensioni, aspetto e pelosità, e senza di loro il nostro mondo non sarebbe così. Gli impollinatori trasferiscono il polline dalle parti maschili a quelle femminili del fiore, il che consente la fecondazione e la riproduzione delle piante. Senza di loro non avremmo molti frutti e verdure deliziosi come fragole, ciliegie, pere, zucchine, cetrioli, mandorle, cacao e molti altri. Il numero e la diversità degli impollinatori selvatici nel mondo stanno diminuendo sotto la crescente minaccia di attività umane come l'agricoltura intensiva, l'uso di pesticidi e fertilizzanti e la perdita di habitat.
I risultati di uno studio del 2019 condotto in alcune aree dell'Europa e dell'America (Watson e altri: Vantaggi ecologici ed economici della gestione dei prati urbani a bassa intensità) sottolineano che piccoli cambiamenti nella gestione dei prati urbani possono avere un impatto significativo sull'ecologia urbana. Inoltre, sostengono che, contrariamente alle aspettative, le specie infestanti che si riproducono più velocemente, come l'ambrosia, possono colonizzare aree danneggiate dallo sfalcio intensivo. Pertanto, ridurre l'intensità del taglio del prato è una misura conveniente per ridurre la diffusione dell'ambrosia, ridurre il carico di polline locale e ridurre i costi per la salute pubblica.
La manutenzione del prato è una spesa significativa in molte città. La ricerca suggerisce anche un risparmio finanziario di circa il 36% riducendo la frequenza di taglio da 15 volte all'anno a 10 volte l'anno nelle aree ad alto utilizzo e da 3 volte all'anno a una volta all'anno nelle aree a basso utilizzo.
In conclusione, ridurre l'intensità dello sfalcio nelle aree urbane potrebbe contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra, alla promozione della diversità degli invertebrati e delle piante, alla riduzione della diffusione di parassiti e a significativi risparmi finanziari.
La strategia dell’UE sulla biodiversità per il 2030 dell'Unione europea sottolinea l'importanza degli impollinatori, affermando che oltre il 75% delle colture alimentari è impollinato dagli animali. La strategia invita le città europee a presentare piani per il loro inverdimento. I piani includono l'introduzione di spazi verdi nelle città, con particolare attenzione alla limitazione dell'eccessivo taglio del prato e di altre pratiche che danneggiano la biodiversità.
È molto importante cambiare la percezione pubblica dei prati invasi: uno dei miti è che zecche e roditori siano associati all'erba alta. Finora, ci sono poche prove scientifiche a sostegno di questa preoccupazione e alcuni studi recenti hanno dimostrato che l'altezza del prato non ha alcun effetto sull'abbondanza di zecche.
L'importanza del tema è sottolineata da articoli internazionali, e numerosi Paesi hanno già stabilito i principi per una gestione sostenibile dei prati. Un esempio è l'Irlanda, che ha sviluppato l'Irish Plan for Pollinators, (Il piano irlandese per gli impollinatori) che definisce i modi per preservare gli impollinatori e i loro habitat in alcuni settori come l'istruzione, i trasporti, lo sport, l'agricoltura, ecc. In Croazia, nell'ambito del progetto Cro Buzz Climate, alcune forme di gestione degli impollinatori sono in fase di sperimentazione nella città di Zagabria. Sono state selezionate diverse aree pilota dove si instaurerà il cosiddetto prato a fioritura corta - un'isola d'erba che viene falciata solo 4 volte all'anno e prato a fioritura lunga - una striscia lungo il bordo del prato o un'area più ampia che sarà falciata solo una volta all'anno. Questa è una delle forme del cosiddetto sfalcio a mosaico in cui le superfici non vengono falciate contemporaneamente, in modo che in ogni momento almeno una parte della superficie sia in fiore.
Anche l'Istria segue le tendenze mondiali e introduce misure per ridurre l'intensità dello sfalcio con l'obiettivo di aumentare la biodiversità. Il Komunalac Fažana, l'azienda municipale del Comune di Fasana, ha iniziato a separare e contrassegnare le aree verdi come prati per gli impollinatori e le sfalcerà meno in futuro (https://www.komunalac-fazana.hr/blog/post/fazanski-komunalac-manje-ce-kositi-odreene-zelene-povrsine-kako-bi-se-ekosustav-odrzao-na-zivotu). Crediamo che altre zone dell'Istria introdurranno misure simili e contribuiranno così ad aumentare la biodiversità. Invitiamo tutti gli amanti della natura a contattarci se hanno domande, dilemmi o dubbi sui cambiamenti nell'ambiente naturale.
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