
L'UPA Parenzo ha celebrato i 60 anni con la Monografia e il film „Mozaik uspomena“ (Mosaico di ricordi)
Parenzo, 20 maggio 2021 - La promozione della monografia e del film Mosaico di ricordi di ieri sera, nella sala del Teatro di Parenzo ha segnato i 60 anni dell'Università Popolare Aperta di Parenzo. Le autrici della monografia sono Sniježana Matejčić e Ivona Orlić, la parte grafica è stata realizzata dallo Studio Sonda, mentre gli autori del film sono Ivona Orlić e Mladen Đaković. Alla promozione hanno partecipato anche il sindaco di Parenzo Loris Peršurić, l'assessore alla cultura della Regione Vladimir Torbica, alcuni ex sindaci di Parenzo e i direttori di questa istituzione, assessori, i direttori delle altre istituzioni di Parenzo, associati, rappresentanti dell'Ente per il turismo di Parenzo e tutti i dipendenti dell'UPA. La direttrice dell'istituto, Snježana Radetić nell'introduzione della manifestazione, ha detto che l'intenzione era di progettare le celebrazioni del sessantesimo di attività, durante tutto l’anno, e presentare la monografia dell’Università alla fine del 2020, ma purtroppo la promozione si è dovuta rimandare a un momento migliore:
- Abbiamo lavorato al progetto della Monografia per più di due anni. È un lavoro vasto che è stato avviato in passato, prima da Ante Cukrov e poi da Irena Grubica. Il loro lavoro è servito come punto di partenza per le autrici della monografia Sniježana e Ivona, che hanno accettato coraggiosamente questo grande lavoro. Il materiale è stato raccolto e sistematizzato, si è parlato con le persone che in vari modi hanno contribuito al lavoro e alla crescita dell'Istituzione e alla cultura a Parenzo. È stato difficile mettere insieme una lista degli invitati in queste condizioni restrittive perché in molti e in diverse modalità hanno dato il loro contributo: i direttori e presidi con i dipendenti, presidenti del comune e sindaci con gli assessori, numerosi collaboratori, partner commerciali, sponsor e donatori, amici, utenti e il pubblico, con il quale tutto ciò che facciamo e creiamo ha un pieno significato- ha detto la Radetić.
Anche l’assessore alla cultura della Regione, Vladimir Torbica, ha espresso parole di lode, rilevando che l'istituzione si distingue per la sua eccellenza e innovazione, particolarmente evidente durante l'impegnativo 2020, mentre il sindaco di Parenzo Loris Peršurić ha espresso la sua soddisfazione, in quanto in veste di primo cittadino della Città può sostenere l’Università, epicentro della vita culturale.
- Le attività dell’Università nel periodo di 60 anni rimangono permanentemente iscritte nella storia della nostra Parenzo, ma anche dell'intero Parentino, dell'Istria e della Croazia. Negli ultimi anni, il lavoro dell'Università si estende al contesto internazionale attraverso progetti e cooperazioni internazionali, la città di Parenzo è ampiamente riconoscibile per la qualità del lavoro di questa istituzione, per la collaborazione con altre istituzioni e le sue attività destinate a tutti i nostri cittadini e turisti.Si tratta di programmi che in molti modi oltrepassano i confini della nostra città costiera, ospitando artisti di fama mondiale e la collaborazione con eminenti personaggi e istituzioni in eventi come i Concerti all’Eufrasiana, Jazz in Lap o l’Annale. Mi congratulo per i sessant’anni della vostra attività, nella speranza che avremo molti spettacoli, mostre, conferenze, laboratori e concerti di qualità, per cui Parenzo sarà un posto ancora migliore in cui vivere - ha concluso Peršurić.
Sebbene il lavoro sulla sistematizzazione del materiale per la monografia sia iniziato dieci anni fa, negli ultimi due anni è stato svolto un intenso lavoro al fine di sistematizzare la ricca vita e il lavoro di un'istituzione unica che conduce contemporaneamente l'istruzione permanente e la cultura, lungo tutto l'arco della vita città. Come notano gli autori, l'idea nasce per evidenziare il crescendo evolutivo di una sessantina di programmi sviluppati in sessant’anni attraverso una linea cronologica. La Matejčić ha rilevato che sfogliando le pagine ingiallite del materiale escluso, potrebbe servire per un altro libro di ricordi che testimonierebbe i programmi dell’Università su come hanno influenzato la vita delle persone.
- Avrei voluto che, sia il libro sia il film, riprendessero un contesto più ampio, un contesto culturologico e culturale in cui ognuno di noi si vedesse attraverso il primo ingresso nella basilica, o ricordasse il nostro primo concerto o corso di formazione. Il primo disagio nel partecipare a eventi d'arte, come l’Annale, fino a quando è diventata un'abitudine per noi andare a incontrare persone care nella Sala della Dieta. Ricordarsi del primo incontro, la data, il buffetto davanti al cinema oggi Università Popolare. Risvegliare la memoria del direttore cineoperatore Nino che se ne sta accovacciato nei nostri ricordi. Voglio credere che ci siamo riusciti. Né il libro né il film sarebbero stati di tale qualità se non fosse stato per la direttrice Snježana, che non era pronta a scendere a compromessi di nonchalance. Si aspettava da tutti noi, che abbiamo lavorato alla monografia, un voto ottimo o almeno un molto buono. Non ha rinunciato a criteri elevati. Ha insistito affinché ogni tassello dei ricordi (sia essa una foto, uno scatto, una parola...) fosse la migliore possibile.
E infine, grazie a questa città e a tutti i suoi cittadini che hanno riconosciuto e riconoscono ancora l'importanza della cultura nel senso più ampio del termine e che mi permettono di conservare un infinito mosaico di ricordi. Perché senza tutti voi, non ci sarebbe né l’Università, né il libro, né il film, né i miei ricordi personali- ha concluso Ivona Orlić.