Održano tradicionalno druženje građana na Rušnjaku i odana počast stradalima u borbi za slobodu

Tradizionale raduno a Rušnjak: celebrazione dell’82° anniversario della grande partenza partigiana

2025-07-28

Un folto numero di cittadini si è riunito a Rušnjak, vicino a Mompaderno, per commemorare l’82° anniversario della prima grande partenza organizzata di partigiani da questa zona dell’Istria verso la LPL-e, sotto la guida dell’eroe nazionale Joakim Rakovac. Nell’estate del 1943, ben 69 volontari partirono per la Lika e il Gorski Kotar, combattendo per la libertà e per l’annessione dell’Istria alla madrepatria. Rušnjak fu, durante tutta la Lotta Popolare di Liberazione, un luogo simbolico di incontro, resistenza e speranza.
Arduino Matošević, presidente dell’Associazione dei combattenti antifascisti e degli antifascisti di Parenzo, ha ricordato come Rušnjak incarni il valore storico dell’antifascismo e della lotta secolare del popolo istriano per l’appartenenza alla Croazia.
"Questa libertà è stata conquistata grazie al sacrificio di 17.000 istriani caduti sui campi di battaglia in tutta la nazione. Siamo orgogliosi anche dei veterani della Guerra patriottica che hanno difeso i confini della Repubblica di Croazia", ha dichiarato Matošević, ringraziando la Città per l’inaugurazione della Casa Memoriale dedicata a Joakim Rakovac.
Il sindaco di Parenzo, Loris Peršurić, ha sottolineato il forte simbolismo dell’evento:
"Gli Istriani hanno difeso casa, lingua e cultura con le loro azioni concrete contro il male e l’ingiustizia. I confini di questa terra sono stati tracciati da chi ha lottato contro il fascismo e difesi da chi ha combattuto per la Croazia. La verità va trasmessa di generazione in generazione: è un dovere verso chi ha dato la vita e una responsabilità verso chi verrà."
Numerose personalità hanno preso parte alla cerimonia: il figlio dell’eroe nazionale Živko Rakovac, il deputato Dalibor Paus, il presidente del Consiglio cittadino Elio Štifanić, i vicesindaci Nataša Basanić Čuš e Ugo Musizza, il presidente dell’Associazione Josip Broz Tito della Regione Istriana Josip Hrvatin, il presidente dei volontari e veterani della Guerra patriottica Mirko Buić, la presidente della Federazione regionale antifascista Ada Damjanac e la rappresentante del presidente della Repubblica Zoran Milanović.
"Siamo qui per onorare coloro che, guidati da Joakim Rakovac e Jože Šuran, nel 1943 si opposero al fascismo per garantire un futuro migliore. Mentre osserviamo i conflitti attuali nel mondo, ci chiediamo: non abbiamo forse imparato che è meglio negoziare per mille giorni che combattere per uno solo?", ha osservato Damjanac.
Il presidente della Regione Istriana, Boris Miletić, ha lodato lo spirito unico della regione, dove associazioni antifasciste e veterane celebrano insieme:
"Ripetere i fatti storici è fondamentale per evitarne l’oblio. Dove sarebbe l’Istria oggi se non fosse stato per i partigiani e per Tito?"
Anche l’ex presidente Stjepan Mesić ha partecipato, sottolineando l’alto senso civico dell’Istria:
"Dove operavano le brigate istriane, non c’era criminalità. È questo l’orgoglio della nostra terra."
La cerimonia è stata accompagnata dalle esibizioni della banda d’ottoni dell’Associazione culturale Matko Laginja di San Lorenzo del Pasenatico e dal gruppo folcloristico “Briškula” della Scuola elementare di Parenzo, che ha presentato danze istriane tradizionali.
La commemorazione si è conclusa in un clima di socialità e condivisione, tra fagioli e un bicchiere di buon vino locale.