Si è svolta a Parenzo «La Notte dei musei » all'insegna del motto «I musei sono importanti»

Dopo una pausa di due anni di pandemia, è ritornato dal vivo l'evento La notte dei musei organizzato dalla Società museale croata. La XVIII Notte dei musei di quest'anno dal tema I musei sono importanti è stata caratterizzata da 450 programmi in 180 musei e istituzioni in tutta la Croazia. Venerdì scorso si è tenuta la diciottesima Notte dei Musei, un evento iniziato nel 2005 in alcuni musei di Zagabria, e che negli ultimi anni è diventato l'evento più importante dei musei croati.

La Notte dei musei di Parenzo è tornata quest'anno in pieno splendore, cosa che gli organizzatori e il numeroso pubblico che ha assistito al programma, che tradizionalmente si teneva nella Sala della Dieta Istriana, non vedevano l'ora.

Il programma è stato aperto con la vista del nucleo storico. Il curatore senior Davor Munda ha introdotto i presenti alla storia della città e ai monumenti culturali e storici più significativi, con particolare attenzione alle ultime scoperte in Marafor. I curatori Vltava Muk e Klaudia Bartolić Sirotić hanno tenuto un laboratorio di ceramica per una ventina di bambini che hanno appreso le tecniche di base e hanno realizzato le proprie lampade a olio modellate su quelle antiche. Il programma nel Sala della Dieta Istriana è proseguito con la conferenza Parenzo nelle fonti d'archivio della Soprintendenza di Trieste del curatore Gaetano Benčić in cui ha presentato le fotografie, i disegni e i documenti relativi ai monumenti di Parenzo della prima metà del XX secolo, per lo più sconosciuti al pubblico.

Particolarmente interessante è stata la presentazione dei nuovi acquisti della collezione della famiglia Polesini, presentate congiuntamente dal curatore Gaetano Benčić e dalla direttrice Elena Uljančić. Si tratta dell'eccezionale patrimonio artistico, fotografico e librario del lascito della famiglia Polesini. Questo prezioso lascito documenta la storia di una delle più importanti famiglie nobili istriane, ma anche la vita di Parenzo e del parentino dalla fine del XVIII secolo alla metà del XX secolo.

Alla fine dello scorso annola Città di Poreč-Parenzo ha messo a disposizione dei fondi con i quali sono stati acquistati 8 oggetti di grandissimo valore: tre dipinti raffiguranti i membri della famiglia Polesini del XIX secolo, attestati nobiliari del XVIII e XIX secolo, nonché un anello dono dell'Imperatore Francesco I, un servizio di posate in argento e un album fotografico con foto del Castello Isabella di fine '800. Il Polesini ha generosamente donato al Museo un numero significativo di oggetti: varie stampe, libri e manoscritti, oltre a due album fotografici, che hanno arricchito la raccolta fotografica di oltre 800 fotografie, scattate negli anni '20 e '30. È una raccolta fotografica meticolosa con nelle foto segnato l’anno, le persone e i motivi. Le foto mostrano la vita quotidiana della famiglia, ma anche un gran numero di dettagli su Parenzo, i suoi dintorni, in particolare Cervera, e il modo di vivere. Attraverso gli acquisti e le donazioni, il fondo museale si è completato con opere di eccezionale valore storico-culturale e artistico per la storia, la cultura e l'arte locale ma anche nazionale, tutte visitabili dal vivo per questa occasione.

Gian Paolo Polesini, giornalista e critico cinematografico, che vive e lavora a Udine, ha parlato dell'importanza di questo acquisto e donazione, nonché delle ragioni per cui ha affidato la sua eredità al Museo del territorio parentino in custodia. Nell'intervista, moderata da Elena Uljančić, ha ricordato la sua prima visita a Parenzo, ha parlato del suo rapporto con la città, ma ha anche presentato una serie di dati che rivelano il ricco passato ma anche il difficile destino della famiglia.

La serata si è conclusa con la lettura di testi drammatici dal titolo Karusel Goldoni curata dai membri della Società amici della Giostra di Parenzo.

Il tema di quest'anno I musei sono importanti ha messo in luce il potere che i musei hanno nel comunicare l'importanza dello sviluppo sostenibile, della protezione e della conservazione del patrimonio materiale e immateriale e della cooperazione con la comunità locale e, a giudicare dalla partecipazione, è stato dimostrato che i musei sono davvero importanti e essenziali per la comunità locale.