Tradizionale incontro dei cittadini e combattenti della LPL-e sul Rušnjak

Parenzo, 31 luglio 2022. Dopo una pausa di due anni, oggi un gran numero di cittadini si è radunato sul Rušnjak vicino a Mompaderno per celebrare il 79° anniversario della prima grande partenza organizzata di partigiani da questo territorio dell'Istria nella lotta popolare di liberazione sotto la guida dell'eroe nazionale Joakim Rakovac. Nel 1943 il primo folto gruppo di volontari, 69 dei quali provenienti da questa parte dell'Istria, andò in guerra in Lika e Gorski kotar, per la liberazione dal fascismo e per l'annessione dell’Istria alla madrepatria prima della capitolazione dell'Italia fascista. Per tutto il periodo della LPL-e, Rušnjak è stato luogo libero di incontro per i partigiani, un collegamento tra gli attivisti, luogo da cui le strade ci hanno condotto e portato alla libertà.

Il presidente dell'associazione dei combattenti antifascisti e antifascisti di Parenzo, Arduino Matošević, ha detto che Rušnjak per Parenzo è il simbolo dell'antifascismo e della secolare lotta degli istriani per unirsi alla madrepatria.

- Oggi rendiamo omaggio ai coraggiosi figli e figlie dell'Istria, che da qui partirono per lottare per la liberazione e per combattere il più grande male della nostra storia, il fascismo e il nazismo. Sessantanove di loro sono insorti perché potessimo vivere in libertà, democrazia, convivenza, con frontiere aperte, lavoro per tutti, padroni della propria terra, ha detto Matošević, rilevando che in collaborazione con la Città, stanno già lavorando al rilancio della casa di nascita di Joakim Rakovac, mentre ogni anno stanziano fondi per la regolare manutenzione del monumento.

Loris Peršurić, sindaco di Parenzo, si è rivolto ai presenti a Rušnjak, sottolineando che questo raduno invia un messaggio forte e sicuro. - La tradizione di Rušnjak è grande e non è solo storia, i valori che c’erano tra quei giovani in quel momento sono scritti nei nostri valori istriani. Noi li viviamo ogni giorno e ne siamo orgogliosi, perché l'uomo ha scelto di essere dalla parte giusta in un momento cruciale della nostra storia, ecco perché il nostro incontro a Rušnjak in un numero così grande di presenti manda un messaggio sicuro e forte. Invia un messaggio importante dove il primo gruppo cospicuo di parentini, parti da questo luogo nella difesa non solo di se stessi ma anche dell'antifascismo. Tutti noi che ci siamo riuniti qui oggi siamo orgogliosi della nostra gloriosa tradizione antifascista, la tradizione su cui è stata infine fondata l’indipendente e sovrana Repubblica di Croazia, ha detto Peršurić nel suo discorso.

Tra gli ospiti c'erano Živko Rakovac, figlio dell'eroe nazionale Joakim Rakovac, i membri del sabor croato Katarina Nemet e Marin Lerotić, il presidente della Federazione dei combattenti antifascisti e antifascisti della Regione Istriana Boris Oplanić, e il presidente dell'Associazione dei volontari e veterani della guerra patria - sezione di Parenzo Miro Sošić, il presidente dell’associazione Josip Broz Tito della Regione Istriana, Josip Hrvatin, il sindaco di Barbana Dalibor Paus e la presidente dell'Assemblea della Regione, Sandra Čakić Kuhar.

Il presiedente della Regione Istriana, Boris Miletić, ha sottolineato che l'Istria è un raro esempio nella nostra Croazia, che non solo con le parole, ma anche con i fatti, e anche con le voci di bilancio, sostiene il lavoro delle associazioni e la celebrazione di tali eventi.

- Non dobbiamo vergognarci, ma essere orgogliosi della nostra storia, del nostro passato e del nostro presente. Noi abbiamo conservato la nostra tradizione, cultura e identità, perché l'antifascismo fa parte dell'identità di ogni istriano. Il nostro uomo non si lasciava sottomettere, era diligente, laborioso, modesto, ma faceva sempre il suo lavoro. Ecco perché sono contento che in Istria ci sia l'antifascismo, e mi piacerebbe che fosse lo stesso nel resto del Paese. Dobbiamo insegnare ai nostri figli, ai nostri nipoti, quella che è la verità, e la verità è che sia l'Europa che la Croazia sono basate sull'antifascismo, se no non si celebrerebbe la Giornata dell'Europa il 9 maggio, giorno della Vittoria, ha concluso il presidente della Regione Istriana.

Ai convenuti si sono rivolti il rappresentante dell'Associazione Josip Broz Tito, Josip Hrvatin, il rappresentante dell'Associazione dei volontari e dei veterani della Guerra patria Miro Sošić, il vicepresidente della Federazione dei combattenti antifascisti Boris Oplanić. Alla cerimonia si è esibita la banda di ottoni del Società artistico culturale Matko Laginja di San Lorenzo del Pasenatico, il sorvolo dell'aereo della base di Orsera è stato organizzato da Rajko Tomašić.

Dopo la tradizionale deposizione delle corone di fiori e i discorsi, l’incontro sul Rušnjak dei cittadini, antifascisti e simpatizzanti è proseguito con la zuppa di fagioli e il vino per tutti.