Incontro in occasione: 29 anni fa fu costituita la 154esima Brigata istriana dell’Esercito croato

Parenzo, 30 novembre 2020

I membri dell'Associazione dei volontari e dei veterani della Guerra patria e della 154esima Brigata dell'Esercito croato di Parenzo hanno incontrato il sindaco Loris Peršurić in occasione dei 29 anni della formazione della brigata. Quel 1o dicembre 1991, la 154esima Brigata fu costituita a Pisino in base alla delibera del Ministro della Difesa della Repubblica di Croazia, da persone soggette al servizio militare del Pinguetino, l’area di Albona, l’area di Pisino, l’area di Parenzo e quelli dell'ex territorio del Buiese. Come ha detto il sindaco, la gratitudine ma anche l'ottima collaborazione tra la Città e la 154esima Brigata va avanti da anni, e recentemente ha portato all'apertura della Riva della 154esima Brigata dell'Esercito croato in Peschiera e la presentazione della monografia sul 3° battaglione della 154esima Brigata, che ha solennemente celebrato il 25° anniversario della costituzione della brigata, mentre nel 2018 a Villanova è stato posto il monumento a tutti i difensori del Parentino.

Il primo comandante della brigata Drago Dika e il presidente della sezione dell'UDVDR Parenzo Miro Sošić hanno ringraziato per l’ottima collaborazione e hanno notato che l'idea della costituzione dell'Associazione è di aiutare i difensori e le loro famiglie. Sošić ha espresso il desiderio che nell’anno prossimo l'Associazione ristrutturerà i suoi locali. Inoltre, in collaborazione con la Città, desiderano rafforzare il sostegno ai veterani e alle loro famiglie, sia attraverso ad una sovvenzione una tantum o con un supporto permanente. Ha concluso che l'anno prossimo la brigata celebrerà il 30° anniversario della sua costiuzione e sperano se la situazione lo permetterà, di celebrarlo con i membri delle altre città istriane.

Storia della 154 brigata dell’Esercito croato

All'inizio del mese di dicembre 1991 si inizia in modo accelerato con l'organizzazione, l'equipaggiamento e l'addestramento di questa formazione, prima nella sede del quartier generale del comando della brigata di allora nella Casa dei difensori (oggi l'edificio dei servizi della Regione e del Tribunale commerciale) e dei comandi dei battaglioni a Pisino, Parenzo e Umago.

A metà del mese di dicembre, si mobilita tutto il comando di guerra della brigata e di alcune formazioni, in particolare il plotone d’assalto e anti assalto e il plotone per la difesa antiaerea. Questo è anche il momento in cui inizia lo sviluppo accelerato, l'equipaggiamento, l'armamento e la creazione delle condizioni per l’addestramento delle forze e la partenza per il fronte.

Già a quel tempo, al plotone d’assalto e anti assalto, così come al plotone antiaereo a Pisino e Parenzo, furono assegnati compiti precisi e il 26 dicembre 1991, le formazioni si posizionano sulla linea di combattimento o sono pronti ad operare. Allo stesso tempo, la compagnia supporti logistici sta preparando la caserma Veli Jože per l'accoglienza delle principali forze di combattimento, l'organizzazione della loro vita e del loro lavoro e l'addestramento accelerato, la preparazione per svolgere i compiti sul fronte della Lika.

La brigata è composta di riservisti militari del Piguentino, Albona, Pisino, del Parentino e dell'ex Buiese, organizzata in tre battaglioni da combattimento, formazioni di supporto al combattimento, compagnie annesse e compagnie per il supporto logistico. L'approccio altamente responsabile dei gruppi di comando a tutti i livelli, in pochissimo tempo, fino alla metà di marzo, porta la gran parte delle forze al più alto livello di addestramento per assumere compiti di guerra in prima linea.

In base alle esigenze oggettive e in accordo con il comandante del comando dell'OZ Rijeka (Fiume), già all'inizio di aprile 1992 le brigate assunsero compiti di combattimento sulla linea del fronte della Lika, prima come riserva operativa del Comando dell' OG Lika e già nel maggio dello stesso anno come forza difensiva in prima linea nell'area di Ivčević kosa. L'anno successivo, con una parte della brigata organizza la difesa nella zoan di Lički Osik, Mušaluk e Budački most.

Il 1994 è l’anno più intenso per la brigata dal punto di vista della permanenza in prima linea. Quell'anno, la brigata difese la città di Otočac in una missione di protezione molto impegnativa da gennaio a maggio. Dopo aver riorganizzato la 154esima Brigata della HV (Esercito croato) in 154 della HV (con la riorganizzazione la brigata è stata ulteriormente rafforzata con un maggior numero di persone e tecnica di combattimento), a metà settembre giunge nell'area di Perušićka kosa.

Qui in un'area geograficamente, climaticamente e tatticamente molto impegnativa, organizza una difesa attiva che si estende sulla linea da Sinca attraverso Ramljani Pocrnić ad Alivojvodić, e per profondità fino a Kosinj e Klanac.

Nel 1995, al 154º Battaglione dell’esercito territoriale è stata assegnata la zona sotto la sua resposabilità fino all'inizio del mese di maggio .

Nell’Operazione militare Oluja (Tempesta), il reggimento con le forze principali attacca la direzione Ljubovo - Bunić in collaborazione son la 9.gardijska brigada (IX Brigata gardista). Attacca la direzione ausiliare sinistra verso Krbavsko Polje. Con la precedente preparazione dell'artiglieria, partecipa alla conquista di Debelo brdo, liberando ZL Udbina (L’aeroporto), Podudbina e la città di Udbina. Poi, si riorganizza svolge i preparativi per le successive azioni.

Nella tapa successiva delle operazioni di guerra il battaglione sfonda fino al confine di stato sul fiume Una nell'area di Nebljus. Nella sua zona, occupa rapidamente una linea di difesa nella valle del fiume Una: Štrbački Buk - Kestenovac - Poljica - Demirović Brdo; consolida la difesa, si fortifica, conduce ricognizioni e crea le condizioni per eventuali azioni di attacco. Sfortunatamente, un membro del battaglione di Parenzo Stipan Liović perisce e due soldati Sabo e Brajković vengono feriti.

Le formazioni in prima linea sono esposte ad attività ostili dal nemico ogni giorno, con armi di fanteria e dall’artiglieria, e periodicamente al fuoco diretto dei carri armati.

Dopo l’Operazione Tempesta il regimento anche se smobilizzato, continua i suoi compiti sullo sviluppo e l’equipaggiamento, addestramento di comandanti e corpi di comando (incluse alcune parti di combattimento ridotte), l’educazione del personale; ora già secondo gli standard NATO. Vengono inoltre svolti compiti intensivi per migliorare la vita e il lavoro a ZM Pazin (Pisino) (vale a dire il comando della brigata è anche il comando di ZM Pazin (Pisisno)), la cosiddetta strada dei carrarmati (Pazin - Lindar) si ricostruisce e allestisce, la caserma Veli Jože, si costruisce il campo Lindar è pose la rete idrica nel villaggio di Bertoši e una serie di altre attività.

Il primo giorno del 2001, il reggimento diventa nuovamente in brigata e fu chiamata 636. Pbr di Pola (l'ex 119 brigata dell'Esercito croato) e come tale agì fino al suo spegnimento il 31 dicembre 2004.

Durante l'intero periodo della Guerra patriotica questa unità contraddistingue un altissimo livello di responsabilità di tutti i corpi di comando, ma anche di tutti gli appartenenti alla brigata, (risposta estremamente elevata alla mobilitazione, nessun allontanamento arbitrario dall'unità o azioni arbitrarie e non pianificate), alto livello di professionalità e competenza degli ufficiali e sottoufficiali (per le condizioni dei militari di riserva) alto livello di capacità al combattimento delle forze, (non si va al fronte senza un ricognizione preventiva, addestramento intensivo, attività di pianificazione, supporto logistico, ecc.). L'umanità e la cura per l’uomo, dello stesso soldato, ma anche dell’avversario è un'altra caratteristica per cui questa unità è riconoscibile.

Nel suo impegnativo e complesso percorso bellico, questa unità usufruiva di tutto il rispetto degli abitanti nelle aree in cui operava, e nel territorio in cui è cresciuta con un supporto logistico altruista e morale.