Prosegue nell'Istria occidentale il progetto di Controllo dei gabbiani e valutazione dei rischi per la salute umana

Il progetto denominato “Controllo della popolazione dei gabbiani e soppressione dei rischi per la salute umana” è iniziato a Parenzo e nel Parentino, ora è diventato un progetto di tutta la costa occidentale dell'Istria, che continua ininterrottamente anche in queste condizioni specifiche di espansione del COVID 19.

Ed è proprio la nuova situazione con la diffusione del virus COVID 19, che conferma ancora una volta l'importanza di questo progetto esclusivo, oggi anche per la Repubblica di Croazia, che è stato intrapreso dagli esperti e dai consiglieri di Parenzo e del Parentino nel 2011, perché mira a controllare umanamente la popolazione degli uccelli e combattere il rischio per la salute umana, causato dell'eccessivo numero di esemplari sotto forma di potenziale per la trasmissione della malattia dagli animali agli esseri umani (potenziale trasmissione della zoonosi). A tal fine, si cerca di ridurre e tenere sotto controllo la popolazione di gabbiani in un'area urbana dove questi si sono addomesticati e a causa di una sovrappopolazione e abbandonano poi i loro habitat primari (isole e scogliere) mettendo in pericolo gli esseri umani con attacchi, soprattutto quando custodiscono i loro piccoli.

A causa dell’aumentato rischio per la salute delle persone, anche quest'anno il Ministero della tutela ambientale riconoscendo l'importanza di questo progetto, ha rilasciato un permesso per la realizzazione dello stesso nell’interesse della salute pubblica e della sicurezza delle persone. Il progetto prosegue quest'anno, indipendentemente dalla situazione di emergenza a causa del corona virus, tanto più che si realizza all'aperto, nel rispetto di tutte le misure prescritte dal Comando della protezione civile nazionale.

Quest'anno, il progetto si svolgerà come pianificato nella regione istriana costiera o nell’area in cui le unità d’autogoverno locale e il settore turistico sostengono il progetto, a cui va tutto il merito per la sua realizzazione che nel corso del 2020, comprenderà l'area da Cittanova a Parenzo, Fontane, Orsera fino a Rovigno e alla città di Pola. Nelle località in cui il progetto è sostenuto da grandi aziende turistiche, saranno controllati anche i tetti degli alberghi e i complessi turistici. L'adesione di Pola, per la prima volta, come città istriana più grande, è di fondamentale importanza perché il progetto comprende quasi tutta la costa occidentale dell'Istria, tanto più che il suo successo dipende dall’estensione della zona dove nidifica il gabbiano, essendo un uccello molto mobile. Il progetto è stato pensato per tenere sotto controllo la popolazione dei gabbiani principalmente ponendo uova finte per limitare la riproduzione e ridurre gradualmente il numero di esemplari/pulli. Il metodo di deposizione delle uova finte, utilizzato anche da alcuni grandi centri turistici mediterranei e/o grandi porti, è il metodo a livello globale di maggiore successo e richiede continuità e perseveranza. Le uova sono brevettate e protette da copyright e provengono dalla Gran Bretagna. È proprio nel periodo che segue, che i team dell'Ospedale Veterinario di Parenzo lavoreranno intensamente sul campo, i gabbiani hanno iniziato a nidificare e stanno già deponendo le uova. Pertanto, tutti i cittadini sono invitati a collaborare perché sono proprio le loro segnalazioni che in tutti questi anni sono state molto importanti per le informazioni sui nuovi siti di nidificazione. Con l’aiuto di tutti i cittadini dell'area del progetto da Cittanova a Parenzo, Fontane, Orsera fino a Rovigno e alla città di Pola, i team di esperti possono individuare i nuovi nidi in tempo e integrare le loro mappe. Oltre alle esplorazioni con droni e piccoli aerei, sono i cittadini a conoscere meglio di tutti i luoghi urbani specifici e appartati. In seguito alla segnalazione, il team di esperti dell’Ospedale Veterinario di Parenzo effettuerà indagini e valutazioni, e se necessario eseguirà la sostituzione con delle uova finte. Tutte le informazioni possono essere inoltrate al titolare del progetto per l'Istria, l'Ospedale Veterinario di Parenzo all’indirizzo e-mail: info@veterina-porec.com o al numero di telefono: 0915216783. Il team di esperti dell'ospedale risponde a ogni segnalazione e organizza la procedura di sostituzione delle uova, se si tratta davvero di un nido attivo.

Va notato che tutte le procedure del progetto sono compatibili con la Legge sulla protezione della natura e con la Legge sulla protezione degli animali e le azioni di sostituzione delle uova non influenzeranno negativamente sulla popolazione stessa dei gabbiani che continuerà ad essere il simbolo dell'Adriatico e del Mediterraneo. Le stesse leggi impongono che non venga intrapresa alcuna azione in relazione agli uccelli e ai loro pulli, la sostituzione delle uova deve essere svolta solo se il pullo non è ancora nato e in condizioni controllate. Il processo di sostituzione delle uova finte nei mesi di aprile e maggio sarà effettuato nelle zone delle città di Parenzo, Cittanova, Rovigno e Pola e nei comuni di Torre-Abrega, Fontane e Orsera, quindi i cittadini sono invitati a segnalare i nidi in tempo in ogni località, poiché quando le uova si sono schiuse nel nido, questi non deve essere toccato, né si può intervenire. Allo stesso tempo, i cittadini sono avvertiti che gli uccelli che covano le uova sono estremamente silenziosi e pacifici, ma quando queste si schiudono, diventano forti e aggressivi e difendono i loro nidi.

I gabbiani vivono a lungo, in media 25-30 anni, ma anche di più. Sono estremamente mobili, ottimi volatori, uccelli forti che non hanno nemici naturali nel nostro clima. Quasi per tutta la loro durata di vita sono riproduttivi e depongono 1-3 uova all'anno, motivo per cui il numero di esemplari aumenta progressivamente in condizioni in cui gli uccelli non hanno un nemico naturale. Se le uova vengono distrutte, il gabbiano femmina ne deposita altre e di solito uno in più a causa dell'adattamento e del dominio nello spazio, quindi è necessario essere persistenti e perseverare con le uova finte che i gabbiani non riconoscono. Secondo anni di supervisione da parte di team di esperti nella nostra zona, le femmine durante tutto il periodo riproduttivo covano su uova finte e non hanno pulli. Dopo 2-4 anni abbandonano i nidi. Nelle aree urbane, con il loro forte becco, possono attaccare le persone e ferirle gravemente, in particolare i bambini.

I team dell'ospedale veterinario è estremamente soddisfatto dei risultati del progetto, poiché il numero dei nidi negli ambienti urbani, nei complessi alberghieri e nei campeggi, dal 2011 è diminuito del 60-70% rispetto allo stato iniziale di mappatura, e ogni anno viene registrato un numero significativamente inferiore. Sulla base dell'ultimo monitoraggio nell'area delle città/comuni di Cittanova, Parenzo fino a Rovigno, abbiamo registriamo 820 coppie di gabbiani in meno rispetto al 2011 quando abbiamo identificato approssimativamente 4000 coppie nella stessa area. Conoscendo la biologia degli volatili, questo è un cambiamento significativo perché il gabbiano può vivere fino a 40 anni, in media 25, ed è riproduttivo per l'intera durata della vita. Nel 2019 si registrano circa 2.200 giovani volatili in meno e nello stesso anno 2019 sono state sostituite un totale di 2663 uova nell'area del progetto che va da Cittanova, Torre, Parenzo, Fontane, Orsera fino a Rovigno. Per il progetto nel 2020, sono state ordinate più di 3.000 uova finte dal Regno Unito.

Il gabbiano può essere un trasportatore di varie malattie perché è molto mobile e dopo essere stato su una discarica, si posa sui tavoli degli stabilimenti di ristorazione. Per questo, il progetto prevede anche un campionamento annuale degli escrementi e delle piume di questi volatili, ogni anno gli ornitologi applicano loro degli anelli per il monitoraggio e l'analisi su campioni di volatili e campioni d'acqua nei laboratori, al fine di prendersi sistematicamente cura della salute dei residenti e degli ospiti in Istria. Per ora, non sono state osservate concentrazioni di agenti portatori di malattie che sarebbero pericolose per l'uomo, sebbene una maggiore quantità di singoli batteri è stata identificata nelle acque in cui si soffermano colonie di uccelli più grandi; per questo motivo è necessario continuare con il progetto e il monitoraggio per evitare che l'acqua sia un potenziale mezzo trasportatore di singoli agenti di malattie pericolose per l'uomo.

Oltre alla tutela della salute, il progetto ha un aspetto ecologico in termini di regolazione dell'equilibrio naturale perché il gabbiano non ha un nemico naturale nel nostro clima, la popolazione è cresciuta e gli esemplari annuali sono più grandi del solito in Istria a causa dell'abbondanza di cibo. Tuttavia, dal momento che le discariche di Parenzo e Rovigno sono state chiuse, questi attaccano le persone e uccidono altri volatili (rondini, passeri...), scoiattoli e altri piccoli animali. In Istria nel 2019, nell'area del nostro progetto e più precisamente a Rovigno, abbiamo registrato attacchi di gabbiani su animali più piccoli (cani di piccola taglia), esperienza riscontrata anche nei paesi occidentali.

Sono più aggressivi in primavera, nel momento in cui nutrono i loro piccoli. Nelle aree urbane, con il loro forte becco, possono attaccare le persone e ferirle gravemente, in particolare i bambini. È quindi la raccomandazione ai cittadini della nostra zona è di prendersi cura di se stessi, soprattutto dei bambini e di non consumare cibo camminando per strada perché i gabbiani nel tentativo di portare via il cibo, con il loro forte becco possono ferirli seriamente.

Responsabile del progetto: Ospedale Veterinario Parenzo d.o.o.

Coordinatore del progetto: Città sana Poreč-Parenzo S

upervisore: Prof.dr.sc. Marinculić, dott.med.vet. spec. parassitologo Facoltà veterinaria dell'Università di Zagabria

Azionisti del Progetto: dal 2011 la Città di Poreč-Parenzo, i Comuni di Orsera, Fontane, Torre-Abrega con gli enti turistici e grandi aziende tuirstiche Valamar, Plava Laguna e Maistra.

Dal 2013 Cittanova, dal 2014 Rovigno, dal 2019 Pola

Città sana Parenzo e Ospedale veterinario Parenzo