Gli imprenditori di Parenzo in solo un anno hanno creati 600 nuovi posti di lavoro

Stando agli ultimi dati rilasciati dall’Agenzia finanziaria FINA ogni sesto abitante dell’Istria –– è impiegato presso un’azienda parentina. La città ha un tasso di disoccupazione che si aggira intorno all’1-2% annuo.

Anzi, più che di disoccupazione, sarebbe più opportuno parlare d’occupazione. Moltissimi sono gli impiegati nel settore turistico e le Zone imprenditoriali e artigianali costruite e sviluppate dalla Città di Parenzo stanno dando lavoro a molte persone. Soltanto nel 2018 a Parenzo sono stati inaugurati 600 nuovi posti di lavoro. Perciò, dai 7.704 attivi del 2016, si è passati, nel 2017, a 8.315 impiegati. Ciò significa che negli ultimi 4 anni i posti di lavoro disponibili sono aumentati di mille unità.

I dati risultano ancor più positivi se paragonati a quelli del 2011, quando si contavano in tutto 5.998 impiegati. A distanza di otto anni, questo numero è aumentato di 2.317. In percentuale, l’aumento è del 12,8% rispetto al 2015, e del 25,9% se paragonato al 2011. Dal 2013, l’incidenza positiva ammonta al 38,6%. Parenzo, dunque, si conferma una città al vertice nazionale in termini di impiego, con una disoccupazione ridotta ai minimi termini. Il settore industriale e artigianale offre lavoro non soltanto agli abitanti della città, ma anche a quelli provenienti da altre parti della penisola e del Paese. Tra gli impiegati, gran parte proviene specialmente dal Pisinese e dall’Istria centrale, soprattutto in campo turistico e artigianale. Quest’anno a Parenzo s’inaugureranno altre strutture alberghiere, e nuovi vani di lavoro nelle Zone industriali di Buici – Sbandati e a Fazinca, il che provocherà un ulteriore aumento del numero di nuovi posti di lavoro e, di conseguenza, ridurrà la lista dei disoccupati.

Questo per quanto riguarda i settori produttivi. A ciò vanno aggiunti gli impiegati nel settore pubblico, nell’amministrazione locale, nella scuola, nella cultura e nei servizi. Tutto questo lo si deve anche a una gestione ben pianificata, attenta al settore imprenditoriale e artigianale, come pure alle sue esigenze. Questo volano dell’economia parentina consta di 1.305 imprenditori e ha permesso a Parenzo di occupare il decimo posto sulla scaletta nazionale in quanto a numero d’imprenditori attivi e il 15º in quanto a numero di impiegati. Parenzo, inoltre, occupa il 17º posto in quanto al reddito netto ricavato (5,1 miliardi di kune) e il decimo posto dovuto alle entrate complessive (509,8 milioni di kune.

Le perdite economiche locali ammontano a 68,5 milioni di kune e, in questo contesto, la Città occupa il 30º posto della graduatoria nazionale, mentre si trova all’ottavo visto l’utile netto (441,3 milioni di kune).Complessivamente, gli imprenditori parentini. a livello nazionale. hanno conseguito delle perdite in quanto a tassazione e importazione pari allo 0,3%, e al 9,7% per l’esportazione.

Per un decennio, ossia dal 2008 al 2017 gli imprenditori parentini hanno operato con saldi positivi.Per quanto concerne i diritti degli operai, lo stipendio medio mensile nel 2017 ammontava a 5.864 kune, superando così di 303 kune ossia del 5,5%, quello dell’anno precedente. Detto importo risultava maggiore rispetto alla media regionale (5.546 kune) e nazionale (5.372 kune).

Per quanto riguarda il settore artigianale, la retribuzione media a Parenzo era migliore di quella regionale del 5,7%, e del 9,2% rispetto a quella nazionale.

In merito a tali dati, il sindaco Loris Peršurić ha espresso soddisfazione, ribadendo che la politica della sua amministrazione tenderà a supportare e a promuovere ancor di più il settore imprenditoriale. “Le zone imprenditoriali parentine sono in continua espansione, e noi continueremo a sostenere le nuove aziende, a supportare i loro progetti e le candidature ai Fondi europei, l’aumento dell’occupazione, lo sviluppo degli standard qualitativi, le spese dell’aggiornamento professionale e dell’acquisto di mezzi e strumenti di lavoro”.