Celebrazione della Giornata dello Statuto della Regione Istriana

Il 30 marzo di ventitré anni fa è stato approvato lo Statuto della Regione Istriana, il documento basilare che disciplina i diritti e i doveri dei cittadini dell'Istria e ne riflette la multiculturalità, il plurilinguismo e la conservazione della tradizione istriana. L’anniversario che è stato celebrato nella Sala della Dieta istriana a Parenzo. Alla cerimonia solenne erano presenti tanti ospiti, tra cui Anton Kliman, deputato istriano al Parlamento croato e inviato dalla presidente della Repubblica di Croazia, il segretario di stato e inviato del presidente del Governo Ivan Bubić, il presidente della Regione Litoraneo-montana Zlatko Komadina, i deputati al Parlamento, i sindaci e i rappresentanti di istituzioni e associazioni, società culturali, educative, sanitarie, religiose, dell’istruzione e altre istituzioni.

Il presidente dell’Assemblea della Regione Valter Drandić ha ringraziato tutti per la collaborazione durante il precedente mandato, in particolare la Città di Parenzo e il sindaco Edi Štifanić per l'ospitalità ormai tradizionale, il presidente della Regione Valer Flego e i suoi vicepresidenti, tutte le consigliere e consiglieri. Drandić ha dichiarato di esssere convinto che lo Statuto istriano rimarrà un documento prezioso per le generazioni a venire.

La convivenza, il bilinguismo- sono standard che nessuno oggi mette in discussione

-Non pretendiamo che l'Istria sia un modello per gli altri, l’Istria è unica, e ogni regione deve decidere per se stessa, secondo le sue specificità. Penso che sia finalmente giunto il momento per un dialogo serio in questo paese, in cui c'è ancora una mancanza di comunicazione in una conversazione seria dove le regioni , città e comuni devono pensare congiuntamente il loro futuro, nel nostro paese e ognuno contribuisca ad esso. È giunta l'ora della decentralizzazione, dobbiamo rafforzare e costruire i valori che ci permettono di essere quello che siamo. La convivenza e il bilinguismo – sono standard che nessuno oggi mette in discussione, ed è solo l'espressione di un alto grado di civiltà degli Istriani. La Regione Istriana è riuscita ad affermare i massimi valori umani ed europei proprio con lo Statuto istriano, ha detto Drandić.

Anton Kliman, deputato al Parlamento ha affermato che la nostra Regione è simbolo di successo nelle politiche pubbliche, dall'istruzione all'occupazione, dal sistema sociale fino all'economia, particolarmente nel turismo, nella costruzione navale, olivicoltura e nell’industria vinicola, ed è questo il vero marchio dell'Istria . – La Regione Istriana è portata ad esempio per l’apertura, la disponibilità e la collaborazione con altre regioni nel nostro Paese e all’estero, nonché per il rispetto dei diritti umani e la promozione dei diritti delle minoranze. Con questo la nostra Regione ha stabilito standard non solo a livello croato ma europeo, ha ribadito Kliman. Ha concluso che l'Istria in tutto ciò è moderna e avanzata, ma anche molto tradizionale quando si tratta di valorizzare il patrimonio, la sua conservazione e promozione.

-La lotta per la conservazione del nostro Statuto nella sua forma originale, è stata una questione di essere o non essere, perché custodisce i valori principali che noi in Istria ogni giorno viviamo. Perciò non abbiamo potuto accettare qualcosa che fosse di meno di tutto ciò. La tenacia, la perseveranza e la pazienza, hanno dato i risultati desiderati - ha detto Flego. Ha commentato la situazione politica del nostro paese e le elezioni dello scorso anno al termine delle quali con il nuovo governo c’è stata una nuova riforma fiscale, a scapito degli autogoverni locali e regionali, come noto, ci ha portato ad una maggiore centralizzazione.

L’Istria è oggi un faro di sviluppo in Croazia

-Spero che l’attuale Governo riconoscerà quello che all’Istria e alla Croazia è necessario, le riforme sono essenziali. Persistentemente e instancabilmente ci impegniamo per un decentramento fiscale e funzionale, perché sappiamo che possiamo gestire meglio il nostro sviluppo a confronto alla lenta amministrazione statale, non avendo mai temuto nessuna responsabilità -ha detto Flego.- L’Istria ha dimostrato di essere la seconda regione più sviluppata in Croazia, dopo la città di Zagabria, e il PIL pro capite è superiore del 25,3 per cento rispetto al resto del paese. Il migliore indicatore delle tendenze negative che si stanno arrestando è l’apertura di 3.000 di posti di lavoro negli ultimi quattro anni, e soprattutto ci rende orgogliosi la riduzione della disoccupazione tra i giovani. L’Istria ha anche il più grande numero di piccoli e medi imprenditori in Croazia nel 2015. È stato notato un incremento dell’esportazione quasi doppio rispetto al complessivo dell’importazione nella nostra regione. I risultati nel turismo hanno abbattuto tutti i record da anno in anno e confermano l’Istria quale regione “più turistica” nel paese, che dal turismo realizza un terzo del reddito complessivo dello stato. Siamo i migliori per la candidatura e la realizzazione di progetti internazionali e nel periodo trascorso ne abbiamo realizzati 509, del valore complessivo di 543 milioni di euro. La mancanza di entrate proprie l’abbiamo compensata con la razionalizzazione e attraverso i fondi europei. Abbiamo approvato molti documenti strategici che definiranno lo sviluppo dell’Istria nel futuro, come il “Piano Master “dello sviluppo del turismo istriano, la Strategia dell’istruzione della Regione Istriana, la Strategia dello sviluppo del potenziale umano, il Piano per la salute e il benessere sociale, e in particolare vorrei mettere in risalto il Piano urbanistico della Regione Istriana, - ha detto il presidente della Regione e ha concluso dicendo che l’Istria è il faro dello sviluppo in Croazia.

Riconoscimenti della Regione Istriana

Alla cerimonia sono stati assegnati i riconoscimenti della Regione Istriana: Targa – Hrvatskoj donorskoj mreži (alla Rete dei donatori della Croazia) consegnata al presidente Nikola Žgrabljić, Titolo di Cittadino onorario della Regione Istriana all'artista Gualtiero Mocenni, nato a Pola, che ha trascorso la maggior parte della vita in Italia, e il maggior numero delle sue sculture ha donato all'Istria, mentre lo Stemma della Regione Istriana è stato assegnato a Uljanik d.d. (Scoglio olivi ) uno dei più vecchi cantieri navali in Europa, consegnato al membro del Consiglio d'amministrazione Marinko Brgić.

Il programma d'intrattenimento musicale della cerimonia è stato affidato al coro da camera Rubino di Rovigno, al musicista Frank Krajcar e Indivija.