Ridotta la popolazione di gabbiani reali

Dal 2011, anno in cui è stato avviato il programma di Controllo e riduzione della popolazione di gabbiani reali zampe gialle e valutazione dei rischi per la salute dell'uomo, la popolazione di gabbiani adulti nel Parentino e diminuita di un terzo, come sottolineato recentemente dai promotori del progetto, che in tempi recenti viene applicato anche nell'area di Rovigno e Cittanova. Il sistema adottato per controllare le colonie di gabbiani e la loro riproduzione, limitandone le nascite, e la sostituzione periodica delle uova con uova finte, di plastica. Il gabbiano reale (Larus cachinnans) e una specie stanziale nidificante, migratrice regolare e svernante. Negli anni recenti la specie si presenta in costante incremento demografico lungo tutta la costa e presenta siti di nidificazione diversificati che vanno dalle barene alle scogliere rocciose, ma anche agli edifici, in ambienti urbani.

Particolare rilevanza ha assunto il fenomeno della loro alimentazione nelle discariche e altre fonti dovute all’azione dell’uomo, come ad esempio i rifiuti scaricati dai pescherecci oppure i cassonetti dell’immondizia scoperchiati. Ultimamente queste fonti d’alimentazione costituiscono la principale fonte di sostentamento per i gabbiani e considerata la loro elevata mobilita, il problema interessa potenzialmente un’area molto vasta e coinvolge di fatto tutto il territorio regionale. Per tutti questi motivi, si è ritenuto necessario sviluppare un piano di azione per ridurre gli impatti provocati dal Gabbiano reale zampe gialle, limitandone l’espansione, come attuato nel Parentino negli ultimi sei anni. Va considerato, in questo contesto, che il gabbiano vive mediamente 35 anni ed e in grado di riprodursi praticamente durante tutta la sua vita. In condizioni di abbondanza di cibo, la loro riproduzione potrebbe risultare incontrollata, non avendo nessun motivo di migrare e abbandonare un’area in cui di cibo ce ne in abbondanza.

Gli interventi di controllo sono mirati e puntano esclusivamente sulla sostituzione delle uova con uova finte. In sei anni, nell’area compresa tra Cittanova e Rovigno ne sono state sostituite 11.000 e monitorando le covate si e giunti alla conclusione che la popolazione è stata ridotta di altrettante unità. La relazione sul grado di attuazione del progetto è stata presentata da Branko Jurić, dell’Ospedale veterinario di Parenzo e da Albert Marinculić, della Facoltà di veterinaria di Zagabria. La presentazione è stata guidata da Nataša Basanić Čuš, coordinatrice di “Città sana di Parenzo” e vi hanno partecipato anche Vesna Kordić, assessora per le attivita sociali, l’assistenza sociale e tutela sanitaria, la consulente Tihana Mikulčić, Goran Franinović dell’Ente regionale per il turismo e Nenad Velenik della pro loco parentina, Natalija Vugrinec della comunità turistica di Orsera, Ana Milohanović Čehić di quella di Fontane, Iva Lazarić della Plava Laguna, Karl Žužić della “Valamar Riviera”, Ando Šaina della Città di Rovigno, e Dalibor Voèten di Cittanova. Sono partner del progetto pure i comuni di Fontane, Orsera, Torre-Abrega con le relative comunità turistiche e la Maistra.

I risultati del progetto, come rilevato, sono una conferma che un approccio controllato, umano, in armonia con la Legge sulla tutela degli animali, rappresenta il miglior sistema di tutela della salute e della sicurezza delle persone. Il progetto Parentino è stato riconosciuto anche da altre città croate che sono alle prese con il medesimo problema, ossia con la riproduzione incontrollata dei gabbiani reali. Per dare un seguito a questi risultati anche nel 2017, alla riunione si è giunti alla conclusione che bisognerebbe estendere le attività educative sul gabbiano e sui rischi per l’uomo anche nelle scuole del Parentino. Sarebbe molto importante, inoltre, porre in posti visibili delle indicazioni ai turisti affinché si astengano dall’offrire cibo ai gabbiani. Durante il monitoraggio, infatti, è stato osservato che i gabbiani sono diventati sempre più invadenti e aggressivi e non ci pensano due volte prima di rubare del cibo dalle mani dei turisti terrorizzati. Sono aggressivi pure quando qualcuno si avvicina ai loro nidi, che spesso si trovano sui tetti delle case in ambito, quindi, urbano. E stato proposto, inoltre, di predisporre un centro per la loro alimentazione controllata, in modo particolare dopo la chiusura delle varie discariche cittadine, il tutto per proteggere la popolazione dagli attacchi aerei dei gabbiani, che quando sono alla ricerca di cibo diventano ancora più aggressivi.

L’Ospedale veterinario di Parenzo, in collaborazione con i partner del progetto, effettuerà un censimento degli esemplari e una mappatura dei nidi. Il team dell’ospedale provvederà poi alla sostituzione delle uova, perché durante il periodo della cova i gabbiani si diano una... calmata e si leghino maggiormente al nido. In questa maniera, inoltre, i gabbiani si vedono costretti a cambiare sito di nidificazione, spostandosi dall’ambiente urbano sugli scogli e sulle isole. Gli esperti continueranno nel frattempo a monitorare i rischi per la salute, con riferimento particolare alle malattie trasmissibili all’uomo. A questo scopo verrà catturato un determinato numero di gabbiani, che verranno sottoposti a controlli accurati (piumaggio, guano....).