Centro per le specie invasive: perché abbiamo bisogno di un inverno freddo?

È inverno, le temperature si stanno abbassando ed è uno stimolo per le piante e gli animali che li induce a prepararsi alle nuove condizioni che seguiranno. Le foglie sono già cadute dai rami, molti animali sono in letargo e altri sono migrati per le regioni più calde. Le specie domestiche si adattano ai nostri inverni standard, ma le nuove specie, alcune delle quali invasive, non tollerano un freddo maggiore ed è per questo che l'inverno è un buon selettore in natura.

Le piante non si muovono e sono lasciate completamente ai propri meccanismi di protezione. Le piante legnose decidue, come l’albero del paradiso invasivo o l'acacia, perdono le foglie in inverno e smettono di crescere per resistere meglio al freddo. Le piante erbacee annuali iniziano e terminano il loro ciclo vitale in un periodo vegetativo. Tali piante, come l'ambrosia, l’amaranto o la saeppola canadese, sopravvivono all'inverno sotto forma di semi. Le piante erbacee perenni possono sopravvivere anche sotto forma di organi sotterranei, come nel caso della bardana, che sopravvive in forma di tubero. D'altra parte, le piante erbacee perenni come il solidago canadese, sopravvivono grazie alle gemme svernanti a livello del suolo protette da lettiere o dalla neve dotate da un asse fiorale più o meno eretto.

Gli animali hanno anche un periodo invernale dormiente in cui il loro tasso metabolico diminuisce. Ai mammiferi cresce una folta pelliccia invernale e si nascondono in calde abitazioni sotterranee. Gli insetti svernano nel terreno, sotto le foglie, sugli alberi marci e alcuni migrano verso le regioni più calde. La zanzara tigre asiatica, ad esempio, sopravvive all'inverno nelle uova in una sorta di letargo, chiamato diapausa. Con l'arrivo dei giorni più freddi, le cimici e le coccinelle si preparano al letargo in un luogo caldo e nascosto (crepe negli alberi, solai, scantinati). Durante gli inverni più freddi, le popolazioni di molti insetti si riducono notevolmente, e di conseguenza anche la possibilità di invasioni in primavera e in estate.

La temperatura dell'acqua segue la temperatura dell'aria, perciò anche gli organismi acquatici hanno adattamenti diversi. Sebbene accada spesso in inverno che il ghiaccio si formi sulla superficie delle acque, i pesci e gli altri animali acquatici possono sopravvivere in un ambiente così freddo. Un esempio interessante è rappresentato dalle specie invasive di gambusia presenti nei nostri stagni, che possono sopravvivere a lungo a temperature molto basse. Per quanto riguarda l'ambiente marino, le specie autoctone si adattano bene alle basse temperature invernali. Tuttavia, le popolazioni di vertebrati invasivi, alcune meduse e alghe caulerpe diminuscono in modo significativo in inverno, il che ripulisce il mare da queste specie nocive.

Tutti gli organismi sono tarati ad una certa temperatura minima e massima, hanno difficoltà a tollerare cambiamenti importanti, che possono essere loro fatali. Ecco perché è più probabile che il nostro freddo invernale standard sia ben tollerato dalle specie autoctone, e molto più difficile da quelle straniere, comprese quelle invasive. Invitiamo tutti gli amanti della natura a contattarci in caso di domande, dilemmi o dubbi sui cambiamenti nell'ambiente naturale.

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