Parenzo prima in Croazia per il finanziamento dello sport con 1418,62 kn pro capite

Il portale specializzato gradonačelnik.hr ha analizzato i dati del Ministero delle finanze riguardanti il bilancio per il 2018. I dati rivelano che Parenzo è tra le prime dieci città per il finanziamento dei mezzi assegnati allo sport con ben 1418,62 kune pro capite l'anno che corrisponde al 9,5% del dal bilancio cittadino.

Con sei palazzetti dello sport pubblici e due privati, 130 campi da gioco polivalenti e i campi gioco per bambini, la pista di atletica leggera, lo stadio di calcio, pallamano, pallacanestro e vari campi da tennis, la futura costruzione dei campi da calcio, l'infrastruttura per numerosi sportivi e ricreativi in riva al mare, le palestre all'aperto e i progetti predisposti alle persone disabili, Parenzo si prende cura della salute dei suoi cittadini e da tempo è stata riconosciuta per gli investimenti nello sport.

-Siamo molto contenti che Parenzo abbia un grande un numero di atleti registrati, considerando il numero degli abitanti, annovera anche molti ricreativi che hanno sviluppato la cultura dello sport e del vivere sano. Proprio per questo, per la manutenzione di tutti gli impianti sportivi, e nell'ambito delle nostre possibilità, abbiamo sviluppato e sostenuto i nostri club sportivi con una somma consistente ogni anno. L'entusiasmo di molte persone coinvolte e un'ottima collaborazione con le associazioni sportive aiutano a fare in modo che lo sport a Parenzo si sviluppi sempre più. Continueremo con gli investimenti e ci impegneremo ad incrementare la quota di anno in anno – ha detto il sindaco Loris Peršurić.

Fin tanto che Parenzo è tra le prime per i mezzi assegnati allo sport, la percentuale più alta di mezzi del bilancio è registrata dalla città di Orahovica. Gradonačelnik.hr sottolinea che sebbene l'UE non finanzi direttamente lo sport, vi sono alcuni programmi e progetti con i quali si possono finanziare indirettamente. Ad esempio, attraverso il programma per lo sviluppo rurale si possono finanziare impianti sportivi, se sono essenziali per un singolo territorio o si può investire nel loro rinnovo energetico. Tuttavia, considerando che il Comitato europeo delle regioni spesso pone l’accento sull'importanza dello sport per l'economia, perché questa industria rappresenta il due per cento del PIL dell'UE e dà lavoro al 3,5 per cento dei lavoratori in Europa ed è associata ad altre attività come il turismo inclusivo o sportivo, la tecnologia, la salute… ci sono sempre più richieste per migliorare l'accesso ai finanziamenti dell'UE per lo sport, proprio per assicurare alle città e alle regioni un'infrastruttura sportiva dignitosa.

Questa modalità andrebbe bene anche per le nostre Città che devono finanziare l’attività la maggior parte l'infrastruttura sportiva e il lavoro delle associazioni dai propri bilanci cittadini.