Si è conclusa l’edizione più allettante di Vinistra

Il palazzetto Žatika per tre giorni è stato il centro dell'Istria. Gli amanti del vino e i turisti, più di 11 mila, hanno avuto l'opportunità di gustare i migliori vini istriani, di godere di un eccellente programma di accompagnamento e prelibatezze gastronomiche di qualità mentre il divertimento continuava sulla Riva di Parenzo fino a notte fonda con l'esibizione di Nina Badrić, Marko Tolja e Massimo.

-Su un totale di 25, sicuramente sono stato a una decina di edizioni di Vinistra fino ad ora. Adoro questo evento, c’è sempre un’ottima atmosfera. Visitra cresce di anno in anno, rimane fresca e giovane come la Malvasia istriana,- questa la dichiarazione del cantante lirico Ronald Bruas.

Mentre degustiamo i vini istriani, ci chiediamo come sono i vini del resto del mondo. La risposta ce l’ha data la degustazione dei Vini istriani - vini del mondo, ideata e creata dal miglior sommelier austriaco, Suwi Zlatic, assistito dalle forze locali, dal sommelier Emil Perdec e dal commerciante di vini Brakno Subotić.

-Abbiamo abbinato i nostri vini con quelli stranieri nella classe dello stesso prezzo. Sono stati offerti sette vini istriani – Mavasia istriana, 2016 Giulio Ferenac, Sauvignon bianco, 2016 Novacco, Novacco, Chardonnay Libra 2009., Vini Capo, Pinot rosso, 2014. Cantina Pino Rossi, Cuvee Castello, 2015. Vini Laguna, Fuga Teran, 2013., Cantina Dobravac, Syrah, 2011. Vini Degrassi. Su sette vini stranieri, tre erano francesi, due austriaci e uno tedesco e uno argentino, mentre come aperitivo è stato servito lo champagne Gosset. I vini istriani sono allo stesso livello di quelli mondiali e hanno dimostrato di poter competere sul mercato mondiale, ha detto Emil Perdec.

Insalata di guanciale di boscarino, ragù di boscarino con il tartufo nero, costolette di boscarino e verdura e per finire fragole con la ricotta, questo il menù dell'ultimo Plava Laguna Gourmet, dove ha brillato il ristorante La Grisia, omonimo heritage hotel di Valle, con a capo lo chef Nikola Vuković. Il sommelier Marko Divić ha concluso la storia con ottimi vini istriani- Pilato Souvignon del 2107, Cuvee Grimalda rosso del 2105 di Matošević, Poletti Cabernet Sauvignon del 2013 e lo spumante Perla Rosé della Laguna. Alla degustazione dei vini da dessert il Vin de Rosa – vino di Dignano di Franko Raguž, che si produce in piccole quantità e tradizionalmente si beve per le festività, ha dato modo ai visitatori di capire perché questo vino è premiato alle manifestazioni nazionali e internazionali. È noto che dopo il vino ci va un buon caffè espresso. A svelarci i segreti di questa eterna bevanda, è stato il laboratorio PrimoAroma caffè: L’espresso tradizionale italiano 4M. -Il caffè è simile al vino. Possiamo vivere senza caffè e senza vino, però non desideriamo farlo. Beviamo ambedue per il piacere del palato, per la sensazione. L’espresso è nato in Italia 120 anni fa, Trieste è da 250 anni la sede del caffè, così abbiamo imparato molto sul caffè. Il nostro scopo è di educare le persone a imparare di più sul caffè che bevono, del perché lo consumano e a riconoscerne la qualità. Proprio come con il vino- ha osservato il responsabile del laboratorio Fabrizio Polojaz, presidente dell’Associazione caffè Trieste. Per tutti e tre i giorni si è potuta respirare un’ottima atmosfera, la XXVa edizione di Vinistra è terminata alla grande.

Ci vediamo il prossimo anno!

Vinistra PR