Nel Parentino diminuisce il numero di gabbiani

Il progetto parentino Controllo e lotta alla popolazione dei gabbiani è il primo progetto in Croazia di questo tipo, e i numeri parlano a favore alla sua riuscita: dal 2011 la popolazione dei gabbiani è scesa nel tratto Rovigno fino a Cittanova di 2900 esemplari, ed è stato evitato un incremento della popolazione di 14000 nuovi uccelli, principalmente ponendo uova false. Il progetto coordinato dalla Città di Poreč-Parenzo e la Città Sana Parenzo, guidato dall’Ospedale veterinario Parenzo con il supporto finanziario del Comune di Orsera, Torre-Abrega, Fontane, Rovigno e Cittanova e i rispettivi enti turistici, le grandi aziende turistiche Plava laguna, Valamar e Maistra.

Nella Piccola sala del Consiglio cittadino della Città di Poreč-Parenzo, lunedì, 19 febbraio i partecipanti si sono riuniti per ascoltare la Relazione sulla realizzazione del progetto nell’anno 2017 e la proposta di continuarlo nel 2018. Il progetto è stato presentato dal mr.dr.sc. Albert Marinculić spec. parassitologo della Facoltà di medicina veterinaria dell’Università di Zagabria, che ne è anche il principale supervisore. Alla riunione hanno partecipato l’assessora Vesna Kordić dell’Assessorato attività sociali, assistenaza sociale e tutela sanitaria, la consulente superiore dell’Assessorato attività sociali, assistenza sociale e tutela sanitaria Tihana Mikulčić, dall'Ente turistico della Regione istriana Goran Franinović, dall'ET della Città di Parenzo Nenad Velenik, Daria Marušić e Iva Lazarić Matejčić della Plava Laguna d.d., Vesna Ivanišević della Maistra d.d., Karl Žužić della Valamar Riviera d.d., dalla Città di Rovigno il responsabile della Sezione economia comunale Ando Saina, dal Comune di Fontane Nenad Grgeta e dalla Città di Cittanova Dalibor Vošten e Elvio Petelin. Gli azionisti del comune di Orsera, dell'ET di Orsera, dell'ET di Torre-Abrega e della Laguna Cittanova si sono giustificati per la loro assenza, anche se sostengono e continuano la loro partecipazione nel progetto per il loro territorio nel ruolo di partner. Il progetto di Parenzo ha ricevuto il supporto della Scuola popolare Andrija Štampar e della Facoltà di medicina di Zagabria, come progetto che dimostra che con il partenariato dei soggetti interessati su un territorio più ampio si possono ottenere degli ottimi risultati nel rispetto della natura, della Legge sulla tutela degli animali e allo stesso tempo proteggendo le persone dall'eccessiva popolazione di gabbiani e tenendo in supervisione professionale e controllando la popolazione di uccelli. Inoltre il progetto lo scorso anno è stato descritto come il primo progetto in Croazia, nel libro Fenomenologija profesije javno zdravstvo“(Fenomologia della professione della salute pubblica) nel capitolo che parla del nuovo problema ravvisato come problema della sanità pubblica.

Tutti gli azionisti hanno discusso sulla continuazione del progetto nel 2018, soddisfatti dai risultati pluriennali, tenuto conto che questo è l’unico progetto che ha ottenuto risultati nel controllo della popolazione dei gabbiani, includendo un intervento e una pianificazione a lungo termine.

Il metodo utilizzato per combattere la popolazione dei gabbiani su tutto il territorio da Cittanova a Rovigno, mettendo uova false, ha ottenuto ottimi risultati, senza minacciare in nessun modo gli altri uccelli e il loro habitat naturale. Questo metodo è diventato il metodo della scelta, su esempio dei progetti in Gran Bretagna e altre destinazioni del Mediterraneo con la stessa problematica. Il team parentino all’inizio del 2018 ha ricevuto la richiesta dall’isola di Veglia, dalla Città di Fiume e dalla Regione Litoraneo-montana che si trovano ad affrontare lo stesso problema dell’eccessiva popolazione di uccelli, sulla possibilità di espandere anche al loro territorio il progetto di Parenzo. Il gabbiano è un uccello che vive a lungo, in media 35 anni, specialmente dove ci sono delle ottime condizioni per la crescita e lo sviluppo, anche perché le destinazioni turistiche dell’Istria e del litorale croato offrono molto cibo. Inoltre, il gabbiano si riproduce per tutta la sua esistenza, il che risulta un grande aumento di numero. Anche se il gabbiano per le sue forti ali è un uccello molto mobile, di regola non lascia le zone dove c’è abbondanza di cibo. Gli interventi del progetto sono concentrati esclusivamente alla sostituzione delle uova; in sette anni nella zona da Cittanova a Rovigno sono state posizionate ben 14.551 uova false e monitorando i nidi si è constatato che per lo stesso numero di uova false posizionate è stato ridotto il numero dei volatili.

Il progetto dovrebbe continuare a promuovere l'applicazione dei metodi di base: il posizionamento di uova false, l’educazione dei residenti e dei visitatori, avvertenze sul divieto di offrire cibo agli uccelli, in quanto a causa delle loro caratteristiche riproduttive e all’abbondanza di cibo, interrompendo il progetto, significherebbe la diffusione e l’ulteriore crescita della popolazione dei volatili.

I gabbiani non temono l’uomo, anzi lo attaccano quando hanno la possibilità di “rubare” il cibo e sono molto pericolosi e aggressivi quando le persone si avvicinano ai loro nidi, spesso posizionati sui tetti piatti nei centri urbani. Tuttavia con la riduzione del numero complessivo dei gabbiani nel Parentino è diminuito il numero dei nidi nelle aree urbane, che è anche l’obiettivo del progetto – far ritornare i gabbiani nel loro habitat naturale – gli isolotti e le scogliere. L’ospedale veterinario di Parenzo, insieme ai suoi collaboratori e alla squadra esterna di ornitologi con il prof.dr.sc. Albert Marinculić della Facoltà di veterinaria di Zagabria, continuerà a lavorare sul progetto che verrà diffuso anche in altre zone della Croazia. Oltre a controllare e ridurre la popolazione dei gabbiani, si lavorerà continuamente sul controllo dei campioni degli uccelli e delle acque stagnanti e si monitoreranno i rischi per la salute, di un possibile contagio delle malattie degli uccelli trasmesse ai cittadini e ai visitatori della zona del progetto, ma anche di tutta l'Istria. Oltre alla diminuzione della popolazione degli uccelli, che è uno degli obiettivi principali del progetto c’è quello di ridurre il rischio di una zoonosi (malattie pericolose che dagli animali, anche uccelli possono essere trasmesse agli esseri umani). Il gabbiano è un uccello, in questo senso, molto pericoloso perché si nutre principalmente nelle discariche e si ferma vicino agli impianti turistico-alberghieri e alle acque stagnanti dove soggiornano anche le persone. Si effettuano continue analisi di campioni di piume e di escrementi di uccelli (analisi di laboratorio), analisi degli uccelli morti e analisi batteriologica delle acque; i rischi delle persone nella zona del progetto sono in costante monitoraggio e controllo.

Alla riunione di ieri è stato concluso che il progetto rappresenta un valore eccezionale, con cui queste comunità rimangono „comunità senza rischi“ per i residenti e per i visitatori.